Cioccolato Fondente ciao ciao: cosa ci mettono dentro alle tavolette e ai cioccolatini | Queste le marche peggiori dopo il test
Bisogna dire addio al cioccolato fondente: rischi moltissimo se compri questo tipo di tavolette. Scopri perché.
Il cioccolato non è solo un comfort food, ma anche un alleato prezioso per la salute, soprattutto quando si parla di cioccolato fondente. Con il suo contenuto di cacao tra il 70% e il 90%, il fondente è ricco di antiossidanti, flavonoidi e minerali come magnesio e ferro.
Questi nutrienti possono migliorare la circolazione sanguigna, abbassare la pressione arteriosa e persino stimolare il buonumore grazie alla serotonina. In una dieta equilibrata, una piccola quantità di cioccolato fondente può fornire energia senza sensi di colpa.
Infatti, grazie al suo basso contenuto di zuccheri rispetto ad altri tipi di cioccolato, è spesso considerato un peccato di gola “intelligente”. Inoltre, aiuta a combattere la voglia di dolce, favorendo il controllo delle porzioni. Ma attenzione: non significa che possiamo divorare intere tavolette! Moderazione è la parola chiave per godersi i benefici.
Altri tipi di cioccolato
Il cioccolato al latte spesso è criticato per il suo alto contenuto di zucchero, ma è anche il preferito dai più golosi per la sua dolcezza cremosa. Contrariamente al fondente, contiene meno cacao e più latte in polvere o condensato, il che lo rende meno nutriente ma più accessibile per i palati più giovani.
E poi c’è il cioccolato bianco, che molti sostengono non essere vero cioccolato. Questo perché non contiene cacao solido, ma solo burro di cacao, zucchero e latte. È una scelta più dolce, perfetta per decorazioni o dessert. Entrambi i tipi hanno i loro estimatori, ma è importante ricordare che non sono nemici della salute se consumati con moderazione.
Il test sul cioccolato fondente
La fonte è Greenme.it. Da quanto riportato, è emerso che vi sia stata una indagine allarmante, svolta da Oko-Test. Molte tavolette di cioccolato fondente contengono metalli tossici come cadmio e piombo. L’analisi ha coinvolto 21 prodotti con un contenuto di cacao dichiarato tra il 66% e il 75%, inclusi 10 certificati biologici. I risultati hanno mostrato che nascondono livelli preoccupanti di sostanze inquinanti. Tra i marchi analizzati, due in particolare hanno destato scalpore: Lindt Excellence Mild 70% cacao e Penny Market Best Moments 74% cacao.
La tavoletta Lindt è stata bocciata per livelli elevati di MOSH (idrocarburi saturi di oli minerali) e per la mancanza di trasparenza nella filiera produttiva. L’azienda non ha fornito dettagli sui Paesi di origine delle fave di cacao utilizzate, limitandosi a un generico rapporto sulla sostenibilità. Penny Market, invece, ha ricevuto critiche per la presenza di un componente dell’olio minerale potenzialmente cancerogeno, oltre a pesticidi e residui di sostanze chimiche. Tuttavia, rispetto a Lindt, Penny ha dimostrato maggiore trasparenza, fornendo documentazione sulla filiera e adottando misure per garantire condizioni di lavoro più eque per i coltivatori di cacao.