Bonus, il tuo stipendio sta per gonfiarsi: il tuo datore di lavoro non può rifiutarsi | Quanto ti spetta in più
Il tuo stipendio sarà più alto da ora in poi, se segui queste indicazioni. Il tuo capo non vuole dirtelo, ma è la verità.
La stagnazione degli stipendi è uno dei problemi più pressanti in Italia. Mentre il costo della vita continua a salire vertiginosamente, gli stipendi rimangono invariati, rendendo sempre più difficile per le famiglie far fronte alle spese quotidiane.
La situazione è ancora più frustrante quando ai lavoratori si richiede di andare oltre i loro compiti previsti, partecipando ad attività aggiuntive senza ricevere una giusta retribuzione. Spesso, i salari sono talmente bassi che, anche impegnandosi al massimo, sembra impossibile ottenere una qualità di vita dignitosa.
Questo fenomeno crea un divario crescente tra ciò che viene pagato e ciò che è necessario per vivere, con molte persone che si trovano a lottare per sbarcare il lunario. Ma non è tutto. Anche i lavoratori part time trovano ormai difficoltà a destreggiarsi in un buon ambiente lavorativo.
Spesso viene chiesto loro un impegno che va ben al di là della corrispondenza economica pattuita da contratto, senza la possibilità di una effettiva crescita all’interno dell’azienda o, in generale, senza che ci sia un minimo di rispetto per l’altrui tempo. Adesso però le cose potrebbero cambiare.
Il bonus che non ti aspettavi
Si chiama “Bonus una tantum”, quello che l’art. 2-bis D.L. n. 113/2024, convertito con Legge n. 143/2024, ha previsto per i lavoratori dipendenti. Questo bonus è appunto previsto dalla legge, per cui il tuo datore di lavoro non potrà per nessuna ragione negartelo. Entrando nel dettaglio, puoi scoprire i requisiti per sapere se ne hai diritto.
Come prima cosa, devi essere un lavoratore dipendente, pubblico o privato con un reddito inferiore annuo di 28.000 euro. Il lavoratore, inoltre, deve possedere almeno un figlio a carico e un coniuge che rispetti i requisiti indicati da Lapostadelsindaco.it: “Il coniuge e il figlio non devono possedere un reddito complessivo annuo superiore a euro 2.841,51 ovvero, se trattasi di figlio non superiore a 24 anni, un reddito complessivo non superiore a euro 4.000″.
Qual è l’importo che ti è dovuto in più?
Il tutto ammonterebbe a 100 euro. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni da fare. Questo bonus viene erogato una sola volta, generalmente insieme alla tredicesima. Inoltre, non è cumulabile per chi ha più lavori, potendo essere richiesto solo a un datore di lavoro.
Inoltre, si tratta di una somma soggetta a ritenute fiscali, il che significa che l’importo finale in busta paga potrebbe essere inferiore a quanto promesso. infine, il bonus è proporzionale al periodo lavorativo: se si è stati assunti a metà anno, ad esempio, potrebbe ridursi della metà. Insomma, lo stipendio si gonfia, ma soprattutto di speranza.