Ultimamente abbiamo parlato spesso dell’aumento dei costi del carburante. I prezzi di diesel e benzina sembrano inarrestabili e il Governo ha studiato una soluzione per le famiglie più bisognose. Ma è davvero la soluzione giusta per affrontare il problema? In questo articolo facciamo un po’ di considerazioni, chiedendo anche le vostre opinioni. Seguiteci sul canale Telegram per restare sempre aggiornati sui nostri contenuti e per partecipare alla discussione.
Il contesto del caro carburanti
Questi sono giorni in cui la benzina ha superato la soglia psicologica dei 2 euro al litro, e il diesel non è molto indietro. Questa situazione sta mettendo a dura prova le famiglie italiane, che si trovano a dover rivedere il bilancio domestico. Non solo: l’aumento dei prezzi del carburante ha un impatto diretto sull’economia nazionale, influenzando i costi di trasporto e, di conseguenza, i prezzi al consumo.
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Il bonus benzina 2023 sarà la soluzione?
Per contrastare questa tendenza, il governo ha proposto un bonus benzina di 80 euro al mese per le famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro. Questo bonus verrà caricato sulla social card “Dedicata a te”, già utilizzata per altri aiuti alle famiglie in difficoltà. Circa 1,3 milioni di famiglie potrebbero beneficiarne. Ma da dove provengono i fondi? Sembra che il bonus sarà finanziato dall’extra-gettito dell’Iva generato dall’aumento dei prezzi del carburante.
Non tutti sono convinti dell’efficacia di questa misura. Una delle principali critiche è che il bonus potrebbe finire nelle mani di famiglie che non possiedono un veicolo, escludendo quindi chi ne avrebbe realmente bisogno. Inoltre, c’è il timore che questa sia una soluzione temporanea e non affronti il problema alla radice. Alcuni sostengono che sarebbe più equo ridurre le accise sul carburante, beneficiando così un numero maggiore di cittadini.
Possibili altre misure
Sembra poi che il Governo stia valutando altre misure per cercare di aiutare le famiglie che risentono più di questa situazione. Una di queste è il rinnovo del credito d’imposta sul gasolio per le imprese di autotrasporto. Questo potrebbe alleviare la pressione sul settore, che è uno dei più colpiti dall’aumento dei prezzi. Si sta anche considerando un taglio dell’Iva sul gas, che potrebbe avere un impatto positivo sulle bollette domestiche.
Le tempistiche per il bonus benzina
Precisiamo che al momento queste sono tutte ipotesi: la decisione finale sul bonus benzina sarà presa dopo la presentazione della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, prevista per il 27 settembre. Questo significa che le famiglie dovranno attendere ancora un po’ per sapere se riceveranno o meno l’aiuto. L’urgenza è palpabile, soprattutto considerando che l’inverno è alle porte e i costi energetici sono destinati a salire.
Considerazioni finali
Il bonus benzina è certamente un passo avanti nel tentativo di mitigare l’impatto del caro carburanti sulle famiglie italiane. Tuttavia, la misura non sembra placare il malcontento e la preoccupazione generale. Molti si chiedono se questo sia un palliativo più che una soluzione strutturale al problema. La sensazione è che si stia mettendo un cerotto su una ferita che necessita di un intervento più radicale.
Chiudiamo chiedendo cosa ne pensate della questione. Secondo voi il bonus benzina erogato in queste modalità e con questo importo mensile potrà fare la differenza, o siete d’accordo per un’azione governativa più incisiva? Aspettiamo i vostri commenti.