Sedicimila euro di bolletta TIM da pagare. Conto salatissimo per un cliente del gestore ex monopolista. E non è una truffa. Perché TIM ha risposto al cliente dimostrando l’effettiva spesa a causa del traffico dati in un paese non UE.
Forse abituato alla comodità del roaming zero, l’ignaro utente è partito per una bella vacanza in Sud America senza disattivare il roaming dati. Lo smartphone ha quindi iniziato a collegarsi alla rete, per ricevere messaggi e notifiche.
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Pensate anche a quanti utenti, magari anziani, in realtà, non sappiano concretamente disattivare il roaming dati e non abbiano sufficiente dimestichezza con il sistema operativo del proprio smartphone.
Nessun traffico clamoroso. Meno di 1 giga.
Tanto è bastato per far sì che TIM registrasse sui propri sistemi la cifra monster di 16mila euro. Tutti da pagare. Questo ha risposto TIM ad un’associazione di consumatori che nel frattempo si era schierata a difesa del cliente.
Poi evidentemente anche in TIM hanno compreso l’assurdità del costo proposto e hanno così deciso di scontare parzialmente la cifra e proporre all’abbonato una dilazione della spesa su più mesi.
Abbonato che, immaginiamo, difficilmente ora resterà in TIM.
E voi cosa ne pensate? Avreste pagato l’assurda bolletta? Secondo voi è lecita che una compagnia telefonica imponga una cifra del genere per un consumo così esiguo di traffico dati? Come sempre diteci la vostra opinione nello spazio commenti qui in basso.