Iliad. Tariffe in aumento con l’inflazione record? Ecco la posizione del gestore

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Con la crescente instabilità del periodo che stiamo vivendo, i mercati di tutta Europa sono in subbuglio e l’inflazione cresce a ritmi più o meno veloci in tutti i Paesi dell’UE. Anche in Italia si sta assistendo ad un generale aumento di molti beni di prima necessità, dovuti soprattutto al caro energia, e molti consumatori guardano preoccupati ai mesi a venire temendo rincari anche su servizi di altro genere (la recente comunicazione dell’aumento di Amazon Prime ne è una prova) come appunto i piani tariffari dei propri smartphone.

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Vediamo in questo articolo come Iliad Italia abbia preso una posizione ben precisa su questo argomento, dichiarando come le proprie tariffe non subiranno alcuna variazione e non ci saranno assolutamente aumenti di prezzo. Iscriviti al Canale Telegram Iliad

Nel mondo telco ha fatto non poco discutere la decisione di qualche giorno fa della filiale spagnola di Vodafone, ovvero quella di adeguare annualmente i prezzi degli abbonamenti all’indice dei prezzi al consumo (in poche parole al tasso d’inflazione) da gennaio 2023. Da questa data gli utenti avranno a disposizione 30 giorni di tempo per recedere dal contratto della compagnia senza penali.

Proprio la questione di Vodafone è stata sollevata durante l’intervista fatta a Benedetto Levi nel programma CEO Talks di Class CNBC, dove l’AD di Iliad Italia ha chiaramente sottolineato come i prezzi delle offerte non aumenteranno e che non è minima intenzione dell’azienda di legarli all’andamento dell’inflazione. Una scelta del genere andrebbe totalmente in conflitto con la politica aziendale che ha contraddistinto Iliad fin dalla sua nascita.

I punti cardine di Iliad rimangono quindi sempre gli stessi: chiarezza e trasparenza, due elementi che hanno portato l’azienda a oltre 9 milioni di utenze mobili e circa 68.000 attivazioni della linea fissa (dati al 30 giugno 2022), segno che l’impostazione del brand francese piace agli utenti che si sentono in qualche modo più protetti e sicuri.

Secondo i rumors Vodafone (ma anche altri operatori) potrebbe replicare le politiche attuate in Spagna anche in Italia. Anche Wind Tre tempo fa aveva lanciato una proposta simile seguendo alcune dichiarazioni fatte da TIM, quindi ci si potrebbe aspettare davvero un aumento dei piani tariffari legati all’inflazione.

D’altronde gli utenti italiani dei vari operatori hanno ben poche armi dalla loro parte per difendersi da improvvisi aumenti, inflazione o no da sempre quasi tutti i gestori telefonici presenti sul mercato italiano possono applicare le cosiddette rimodulazioni unilaterali, decidendo di alzare le tariffe quando e come vogliono ovviamente lasciando al cliente la libertà di passare ad un altro operatore senza penali.

Proprio quest’ultimo punto ha fortemente contrariato Levi poiché l’adeguamento automatico all’inflazione delle tariffe porterebbe l’utente ad essere costretto ad accettare gli aumenti senza potersi avvalere del diritto di recesso. Secondo l’AD di Iliad Italia infatti, mettere al centro le esigenze degli utenti è sempre più indispensabile per avere buoni riscontri, consentendo loro di cambiare e scegliere l’offerta migliore senza alcun vincolo di permanenza imposto.

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