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Attenzione alle truffe su Telegram

Telegram è una piattaforma che ci piace molto. Non è un segreto di come noi la utilizziamo per diffondere le nostre news e i nostri aggiornamenti con vari canali tematici. La forza di Telegram nel creare community e far arrivare un contenuto a qualcuno è innegabile. Come tutte le piattaforme online che diventano popolari, purtroppo anche Telegram è stata presa di mira da molti truffatori. In questo post vogliamo fornirvi una breve panoramica sulle truffe più comuni e darvi qualche consiglio su come difendervi.

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Le truffe più comuni

Ovviamente di truffe nel web, proprio come nella vita vera, ne esistono tantissime. Per quanto riguarda Telegram ne vogliamo evidenziare cinque.

Truffe di criptovalute

Questo tipo di truffa è molto comune su Telegram. I truffatori creano canali o gruppi che promettono profitti elevati da investimenti in criptovalute. Spesso chiedono alle vittime di inviare criptovalute a un indirizzo specifico promettendo un ritorno dell’investimento incredibilmente elevato, che naturalmente non arriva mai.

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Truffe di phishing

Queste truffe coinvolgono l’invio di messaggi che sembrano provenire da fonti legittime, come un servizio clienti o un contatto noto, ma che in realtà sono progettati per rubare informazioni personali. I link contenuti in questi messaggi di solito portano a siti web fraudolenti che chiedono di inserire dati sensibili come password o numeri di carta di credito.

Truffe di “pump and dump”

Particolare raggiro che prevede la manipolazione del prezzo di una criptovaluta. I truffatori usano gruppi su Telegram per coordinare acquisti massicci di una criptovaluta a basso valore, facendo salire rapidamente il prezzo (pump). Poi vendono le loro posizioni a un prezzo elevato prima che il prezzo crolli (dump), lasciando le vittime con una moneta di valore ridotto.

Truffe di vendita di prodotti

Una truffa più tradizionale, ovvero Telegram viene utilizzato per vendere prodotti o servizi che in realtà non esistono. Questi possono variare da elettronica a biglietti per eventi, e i truffatori spesso chiedono un pagamento anticipato ma non consegnano mai il prodotto promesso.

Truffe sui bot

Telegram permette la creazione di bot, che sono programmi automatizzati che possono interagire con gli utenti. Alcuni truffatori creano bot fraudolenti che possono essere utilizzati per rubare informazioni personali o per perpetrare altre truffe.

Truffe in vendita

Una tendenza che sta progressivamente prendendo piede su Telegram, e lo ha confermato anche una ricerca condotta dagli esperti di Kaspersky (la nota azienda che si occupa di cybersecurity), è quella della vendita di beni e servizi da truffatori per altri truffatori. Il sistema si chiama phishing-as-a-service, e funziona in questo modo: cybercriminali mettono in vendita delle “pagine VIP” appositamente create per truffe e phishing. Quindi un truffatore che non ha le competenze tecniche per creare questi sistemi li può semplicemente comprare. I prezzi variano dai 10 ai 300 dollari.

Addirittura ci sono dei canali Telegram dove è possibile acquistare i dati sensibili di qualcuno (dati ottenuti con il phishing). Si possono infatti comprare le credenziali per accedere ad un conto bancario e i costi dipendono dal saldo del conto. Sempre dallo studio condotto da Kaspersky viene portato un esempio:  l’accesso ad un conto con un saldo di 49000 $ viene venduto a 700$.

Cinque consigli per evitare le truffe

Come promesso ad inizio articolo vi lasciamo una lista di consigli per proteggersi dalle truffe più comuni, sia su Telegram ma anche via SMS, sui social e sul web in generale

  1. Siate sempre sospettosi di messaggi provenienti da mittenti ignoti o che sembrano poco affidabili. In queste situazioni, la regola d’oro è non cliccare su alcun collegamento e non divulgare dati personali.
  2. Optate per password robuste e distintive per ciascuno dei vostri account di messaggistica. L’uso della stessa password per più account è decisamente sconsigliato. Pensate all’utilizzo di un gestore di password per generare e conservare password impenetrabili.
  3. Prendetevi il tempo di confermare l’autenticità dei link prima di fare clic. I truffatori sono maestri nell’imitare siti web autentici, quindi è fondamentale fare un doppio controllo all’URL prima di immettere le vostre credenziali di accesso o altri dati sensibili.
  4. L’implementazione dell’autenticazione a due fattori può essere un ottimo sistema contro accessi non autorizzati. L’abilitazione dell’autenticazione a due fattori sulla vostra app di messaggistica assicura un accesso strettamente personale all’account.
  5. Quando necessario utilizzate soluzioni di sicurezza di fiducia per difendere i vostri dispositivi. Ricordate, prevenire è sempre meglio che curare!
Simone Pifferi: Simone Pifferi. Copywriter freelance, può scrivere su tutto ma le sue passioni riguardano la comunicazione, il web marketing, il settore telco e l'editoria. Dopo la formazione umanistica si appassiona alla SEO, al web design e allo sviluppo di siti web. Attualmente collabora come copywriter con diverse web agency e blog di settore. Simone Pifferi su Linkedin