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Aprire un canale WhatsApp. Vi dico come si fa e se ne vale la pena

Creare un canale WhatsApp è finalmente possibile e, nella guida di oggi, descriverò tutti i dettagli relativi alla creazione di un canale WhatsApp oltre ad alcune mie considerazioni riguardo alla potenza dello strumento. Discuterò anche di ciò che potrebbe migliorare e delle principali differenze rispetto al mondo di Telegram, una piattaforma che conosco molto bene.

Potete leggere il contenuto qui, in formato testo, oppure cliccare sul link qui sotto che vi porterà al video che ho pubblicato su YouTube. Buona lettura oppure, buona visione.

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Aprire un canale sull’app WhatsApp

Aprire un canale WhatsApp è piuttosto semplice e completamente gratuito; si può fare direttamente dall’app di WhatsApp, premendo il tasto “+”, utile anche per cercare canali attraverso una ricerca per nome. In questo modo, si può selezionare l’opzione “crea canale” e, a quel punto, sarà necessario caricare un’immagine per il canale e inserire nome e una breve descrizione dello stesso.

Per l’immagine del canale, consiglio un logo molto chiaro e senza elementi eccessivamente piccoli, dato che tutto il logo apparirà molto piccolo e quindi eventuali dettagli creerebbero solo confusione. Quindi, nome chiaro, logo chiaro e descrizione chiara e breve. Successivamente, sarà WhatsApp ad assegnare una URL, purtroppo abbastanza lunga e poco estetica, al vostro canale; al momento non è possibile personalizzare la URL di WhatsApp, a differenza di quanto avviene su Telegram, una feature che però potrebbe essere introdotta in futuro.

Creare più di un canale WhatsApp

È possibile creare un solo canale WhatsApp? No, ogni utente può creare più canali; il mio consiglio è di orientarsi sulla tematica del canale quindi, se desiderate trattare due argomenti differenti, sarebbe meglio creare due canali differenti.

Quali canali WhatsApp ho creato al momento e quanto seguito stanno ottenendo? Per condividere la mia esperienza diretta, vi mostrerò qui i canali WhatsApp che sto gestendo al momento. Come detto, ho diviso gli argomenti per categoria ed al momento ho deciso di lavorare in parallelo con Telegram. Quindi, questi stessi 2 canali WhatsApp sono presenti anche su Telegram.

I canali che ho creato su WhatsApp e la mia esperienza

Passiamo ora alla descrizione dei canali e ai link per seguirli, se siete interessati. Il primo è “PrezzoSbagliato” (LINK CANALE WHATSAPP), dedicato alle migliori offerte disponibili su Amazon, rivolto ad un pubblico molto ampio. Poi c’è “PrezzoInternet” (LINK CANALE WHATSAPP), per consigli su come risparmiare con i gestori telefonici, per ottenere più giga, gli operatori fibra più economici ed efficienti. Come dicevo, questi canali hanno target abbastanza ampi e li ho creati nello stesso modo in cui avevo fatto su Telegram.

Canali WhatsApp vs Canali Telegram, secondo me

Passiamo quindi alle principali differenze e ai punti deboli dei canali WhatsApp rispetto a Telegram. WhatsApp ha meno funzioni, come ad esempio la possibilità di fare sondaggi per ascoltare il sentiment della comunità. Manca anche la parte community che su Telegram è rappresentata dai commenti; senza commenti, ogni post su WhatsApp è un po’ fine a se stesso, mancando di una discussione che potrebbe crearsi grazie agli iscritti e che su Telegram è generalmente molto interessante.

Consiglieresti di creare un canale su WhatsApp?

Per il momento, queste sono le assenze più gravi, oltre alla già citata impossibilità di personalizzare il permalink del canale WhatsApp. Tuttavia, spero che queste funzionalità vengano introdotte prossimamente e, ovviamente, aggiornerò questa guida in futuro. Ma, i canali WhatsApp funzionano e vale la pena crearli al momento? Assolutamente sì. I canali si trovano in una sezione dell’app di WhatsApp chiamata “Aggiornamenti“, molto visitata perché è la stessa sezione in cui si trovano anche le storie di WhatsApp. Quando qualcuno si iscrive al vostro canale, vedrà in questa sezione i canali che hanno lanciato gli ultimi aggiornamenti. Quindi, se lanciate aggiornamenti interessanti, avrete sicuramente un riscontro di pubblico, sia se pubblicate contenuti nativi che link o immagini. Ovviamente, l’accordo con i follower è di pubblicare contenuti interessanti e veramente utili.

I canali WhatsApp sono più deboli rispetto a Telegram? Forse sì, hanno meno funzioni. Tuttavia, WhatsApp è più utilizzato rispetto a Telegram. In Italia, WhatsApp ha il doppio del pubblico di Telegram e un altro vantaggio, al momento, è la novità della funzione dei canali, che attira gli utenti di WhatsApp, probabilmente più predisposti a iscriversi ad un nuovo canale. Tuttavia, i canali WhatsApp funzionano meno di Telegram, soprattutto perché, al momento, i canali WhatsApp non notificano sulla app l’arrivo di un nuovo aggiornamento da parte del canale. Questo significa che l’utente vedrà l’aggiornamento solo quando andrà sulla tab “Aggiornamenti” dell’app. È possibile per l’utente attivare le notifiche sonore, ma personalmente non ho mai invitato gli utenti ad attivarle e conto sul fatto che pochissimi lo faranno.

Nel caso di Telegram, la situazione è completamente rovesciata, poiché di default le notifiche sonore sono attive quando ci si iscrive ad un nuovo canale.

Considerate che il mondo dei canali è in piena espansione e molto presto arriveranno i canali anche su Facebook. Questo è già stato annunciato, quindi è probabile che un po’ tutte le piattaforme stiano rilevando un certo grado di repulsione da parte degli utenti verso gli algoritmi eccessivamente invasivi. Insomma, le persone oggi desiderano avere accesso a contenuti da loro scelti e non selezionati per loro.

Fabrizio Giancaterini: Fabrizio Giancaterini. Fondatore del blog UPGO.NEWS e attuale amministratore. Seo e content marketer si occupa di individuare ciò che può interessare i follower del canale. Si occupa quotidianamente dei rapporti con i partner, cercando di creare costantemente un filo diretto ed informale con le compagnie. Nel 2020 fonda anche UPGO.IT SRL, impresa digitale specializzata nella creazione di contenuti di valore per il web. Fabrizio Giancaterini su Facebook