Addio passaporto, da oggi per viaggiare ti serve un computer: per molti sarà una mazzata non indifferente
Possedere il passaporto per viaggiare in tutto il mondo. Ma attenzione, le cose stanno cambiando e servirà un pc
Il passaporto è un documento di identificazione personale essenziale per viaggiare all’estero. È emesso dalle autorità governative e serve a certificare l’identità e la nazionalità del titolare, permettendogli di attraversare i confini internazionali. Oltre a identificare il viaggiatore, il passaporto contiene informazioni utili come il luogo e la data di nascita, e spesso include dati biometrici per una maggiore sicurezza, come impronte digitali e foto digitalizzate.
Il passaporto è richiesto nella maggior parte dei paesi del mondo per l’ingresso e l’uscita dai loro territori. In Europa, per i cittadini dell’Unione Europea, è sufficiente una carta d’identità valida per circolare liberamente all’interno dello spazio Schengen, un’area in cui sono stati aboliti i controlli alle frontiere interne tra i paesi partecipanti. Tuttavia, per viaggiare fuori da questo spazio, un passaporto è necessario, e molti viaggiatori decidono di ottenerlo per esplorare destinazioni più lontane come gli Stati Uniti, l’Asia o l’Africa.
Possedere un passaporto offre numerose possibilità. Dalla scoperta di nuove culture all’opportunità di esplorare paesaggi mozzafiato, il passaporto è un simbolo di libertà di movimento e avventura. Oltre che per il turismo, molte persone richiedono un passaporto anche per motivi professionali, di studio o di lavoro, in modo da poter partecipare a conferenze, seguire corsi universitari o avviare collaborazioni internazionali. Avere un passaporto apre quindi una gamma di opportunità, sia personali che professionali.
Cosa cambia per il passaporto europeo
Tuttavia, il sistema dei passaporti è in continua evoluzione, con cambiamenti imminenti che influenzeranno milioni di viaggiatori. A partire da novembre, il tradizionale passaporto europeo potrebbe subire una rivoluzione tecnologica. Un nuovo sistema sarà introdotto per monitorare e regolamentare i flussi di entrata e uscita dai confini dell’Unione Europea. Questo cambiamento è collegato all’introduzione dell’Entry/Exit System, un meccanismo che digitalizzerà gran parte delle informazioni di viaggio, semplificando i controlli alle frontiere.
Secondo quanto riportato, con l’arrivo di questo nuovo sistema, sarà necessario avere a disposizione un computer o uno smartphone per viaggiare. La gestione delle pratiche e dei documenti di viaggio sarà infatti sempre più automatizzata, richiedendo ai viaggiatori di registrarsi online e di aggiornare i loro dati tramite portali digitali. Questo significa che il passaporto fisico continuerà a esistere, ma verrà affiancato da una componente digitale che permetterà di velocizzare i controlli alle frontiere e garantire una maggiore sicurezza.
Perché i cambiamenti
L’implementazione dell’EES ha come obiettivo quello di migliorare la gestione dei confini europei e di rendere più efficienti i controlli per chi entra ed esce dallo spazio Schengen. Il sistema consentirà di tenere traccia dei tempi di permanenza dei viaggiatori in maniera automatica, riducendo i rischi legati all’immigrazione clandestina e migliorando la cooperazione tra gli Stati membri dell’Unione.
Chi viaggia dovrà presto adattarsi a questa nuova realtà. Se da un lato questo cambiamento potrebbe sembrare complesso per alcuni, dall’altro offrirà una maggiore sicurezza e velocità nei controlli, rendendo i viaggi internazionali più sicuri e tecnologicamente avanzati.