5 Frasi da NON dire a un colloquio: il lavoro ti sfuma davanti agli occhi | Almeno 3 le abbiamo dette tutti
Anno nuovo, nuovi colloqui. Scopri cosa evitare di dire quando fai un colloquio dal vivo o online. Ti sorprenderà.
Il mondo del lavoro post Covid sembra uscito da un episodio di Black Mirror, ma con qualche vantaggio in più. Prima della pandemia, la giornata lavorativa era una maratona di 8 ore filate, spesso in uffici grigi e impersonali. Poi è arrivato lo smart working, e improvvisamente il tavolo della cucina è diventato una scrivania.
Oggi, molti di noi non riescono più a immaginare di passare cinque giorni a settimana chiusi in un ufficio: la flessibilità è diventata la parola d’ordine. Non si tratta solo di lavorare da casa, ma di avere orari più umani, che permettono di bilanciare meglio vita personale e professionale.
C’è chi preferisce iniziare all’alba per finire presto, e chi si scopre più produttivo in tarda serata. Certo, non tutto è rose e fiori: tra call interminabili e chat aziendali che esplodono di notifiche, a volte sembra di essere sempre al lavoro. Ma il cambiamento è innegabile, e una cosa è chiara: il futuro del lavoro non è più legato a una scrivania.
La settimana corta
Mentre noi discutiamo su come conciliare flessibilità e produttività, il Giappone ha già messo in pratica una soluzione geniale: la settimana lavorativa corta. Alcune aziende, tra cui giganti come Microsoft Japan, hanno sperimentato la formula del 4 giorni di lavoro, 3 di riposo.
Il risultato? Produttività in aumento del 40% e dipendenti molto più felici. Questa idea non solo aiuta a ridurre lo stress dei lavoratori, ma ha anche un impatto positivo sull’ambiente, con meno persone che si spostano ogni giorno. Inoltre, il tempo libero extra consente di dedicarsi a hobby, famiglia e, perché no, a recuperare tutte le serie TV rimaste in sospeso.
Cosa evitare di dire a un colloquio?
Parlare durante un colloquio è un’arte, infatti ci sono frasi che è meglio lasciare chiuse in un cassetto. Esempio numero uno “Non andavo d’accordo con il mio capo”. Certo, a volte i capi sono difficili, ma sottolinearlo vi farà sembrare conflittuali. Nessuno vuole assumere qualcuno che crea problemi. Poi c’è il fatidico “Non ho domande”. Fare domande dimostra interesse e preparazione. Non chiedere nulla vi farà sembrare disinteressati a tutta l’azienda.
Peggio ancora? “Non ho mai sentito parlare della vostra azienda”. Prima di un colloquio, studiate almeno un minimo. Non c’è nulla di più irritante per un recruiter che sentirsi invisibile. Tra i più gravi, vi è il cliché sul perfezionismo: “Il mio più grande difetto? Sono un perfezionista!”. Nessuno vuole un supereroe egocentrico in ufficio. Infine, occhio a certe abitudini personali: se fumate, non serve dichiararlo con orgoglio. I vostri ipotetici capi penseranno altrimenti che siete avvezzi a prendere molte pause che sono stipendiate.